Video social: otto suggerimenti da seguire

Video social: un contenuto sempre più utilizzato, perché chi usa i social network li segnala come i contenuti preferiti.

In questo articolo ti proponiamo otto suggerimenti utili per sfruttare al meglio i video social nella strategia di promozione e comunicazione della tua azienda.

1. Studia il tuo target

Partiamo dall’inizio: come per qualsiasi strategia di marketing, la prima cosa da fare è studiare il pubblico a cui ti rivolgi. Non fermarti alle caratteristiche di base, come età, sesso o provenienza geografica.

Approfondisci l’analisi tenendo conto delle abitudini quotidiane del tuo target: che interessi ha, quali luoghi frequenta, quali sono le necessità e i problemi con cui si confronta tutti i giorni, come è abituato a comunicare, quali i suoi valori.

Traccia un identikit il più completo possibile, poi adatta i contenuti del tuo video all’obiettivo che vuoi ottenere. Ad esempio:

  • Coinvolgere chi lo visualizza: coinvolgere è una delle funzioni principali dei social network. Punta sui valori e sui desideri del tuo target e definisci contenuti che tocchino le corde emozionali del tuo pubblico: situazioni in cui si riconosca, ad esempio, o storie in linea con le sue aspirazioni.
  • Informare: un video che presenti in modo breve ma efficace le caratteristiche di un prodotto o che tipo di problemi può risolvere, ad esempio.
  • Aiutare: un tutorial che spieghi passo per passo a chi lo guarda come usare un prodotto è uno dei ganci più potenti per convertire, ossia convincere il tuo pubblico ad acquistare.

Quanto più precisa sarà l’analisi del target, tanto più i tuoi contenuti saranno efficaci.

2. Proponi contenuti utili

Lo abbiamo appena visto: un video social può coinvolgere emotivamente, ma anche proporre  contenuti che sta cercando o di cui ha bisogno a chi segue i canali social della tua impresa.

Il video tutorial è l’esempio più calzante, perché risponde alla necessità immediata del cliente di capire come si usa un macchinario, o un prodotto.

Pensa ad un’azienda che produce elettrodomestici da cucina e che ha appena lanciato sul mercato un nuovo estrattore, più potente, pulito ed efficace di quelli già in commercio. Ora immagina un video tutorial in cui qualcuno spieghi come utilizzarlo, attivando la nuova coclea di precisione introdotta dall’impresa.

Il video, in più, mostra anche che da un kg di mele si ottiene non il mezzo litro di succo che si ricava dai vecchi estrattori, ma 600 ml. Una forma di promozione diretta ed efficace, che molto spesso spinge gli spettatori ad approfondire: basti pensare che secondo i dati di Hubspot 2021 la maggior parte dei consumatori ha deciso di acquistare un prodotto dopo aver visto un video.

3. Studia il tuo piano editoriale

Prima di pubblicare qualsiasi contenuto sui social, non solo i video, è necessario definire un piano editoriale. Per farlo, ci sono alcune fasi da considerare:

  • Definire la strategia di base. Dello studio del target abbiamo già parlato, ed è senz’altro un elemento fondamentale: ci sono però anche altri aspetti da considerare a livello strategico. Individuare fin da subito l’obiettivo da raggiungere e il risultato che vuoi ottenere, ad esempio. Oppure, studiare il modo in cui comunicano i tuoi competitor per capire come puoi distinguerti da loro, catturando l’attenzione del tuo target nel breve tempo di un video social.
  • Studiare il tipo di video da proporre. Un video di presentazione prodotto, ad esempio, è diverso da un video corporate: per obiettivi, contenuti e struttura. I video, poi, si inseriscono nel piano editoriale più ampio della tua impresa, che può comprendere anche immagini, post con link al blog aziendale e altro.
  • Curare il formato del video. Ogni canale social ha il suo o i suoi formati di riferimento: a questo aspetto, però, dedicheremo un capitolo a parte.
  • Programmare i post secondo un calendario preciso, alternando contenuti di tipo diverso.

Capire come creare un piano editoriale efficace su Instagram, Facebook, Youtube o altri canali social è importantissimo per raggiungere gli obiettivi di comunicazione della tua impresa. Un buon piano editoriale è l’equivalente della mappa di una città da visitare, con i monumenti principali già cerchiati in rosso: aiuta a non perdere tempo ed è un punto di riferimento sicuro.

4. Produci contenuti brevi

Pensa a cosa succede quando navighi sui Facebook o Instagram: quanto velocemente passi da un contenuto all’altro? Anche quando un video social è riuscito a catturare la tua attenzione, non è detto che tu decida di vederlo fino alla fine, specie quando navighi da mobile.

Il primo modo per tenere alta l’attenzione dello spettatore e non perderlo per strada è ovviamente quello di curare i contenuti. C’è però un secondo elemento da considerare, banale, certo, ma non per questo meno efficace: la durata del video.

Non esiste una regola fissa, ma possiamo comunque considerare alcune buone pratiche di base:

  • I video promozionali o di presentazione di un prodotto devono essere brevi e dritti al punto: 30 – 40 secondi di solito sono più che sufficienti.
  • I video con un elemento emozionale marcato, come i video corporate o quelli con una forte componente di storytelling, possono anche durare di più. Di solito, infatti, questo tipo di contenuti riesce a catturare più a lungo l’attenzione dello spettatore.
  • I social network e gli strumenti collegati hanno limiti precisi di durata per i contenuti. Se per Facebook il limite massimo è davvero ampio, le stories di Instagram, tanto per fare un esempio, non durano più di 15 secondi.

Di conseguenza, calibrare bene la lunghezza di un video social vuol dire ancora una volta mettersi nei panni del nostro pubblico. E agire sulla base delle sue abitudini e dei suoi comportamenti.

5. Cura l’inizio del video

L’inizio di un video social è come la prima frase di un romanzo: dedicargli tempo e cura vuol dire catturare in pochi istanti l’attenzione dello spettatore e  invitarlo a proseguire.

Otto secondi: è il tempo medio in cui un utente dei social decide se abbandonare un video o proseguire. Tenendo conto che piattaforme come Youtube danno maggiore visibilità ai contenuti con un minor tasso di abbandono, riuscire a tenere lo spettatore incollato al video fino alla fine è un obiettivo strategico da più punti di vista.

Di conseguenza, trova il modo per rendere l’inizio accattivante  fin da subito. Come? Ecco alcuni esempi:

  • Fai capire a chi guarda che qui troverà le informazioni che gli servono;
  • Anticipa una storia coinvolgente, che lo farà ridere, stupire o emozionare;
  • Stuzzica la sua curiosità con un’ambientazione inaspettata o una situazione da “vediamo come va a finire”.

E se riuscirai a tenere con te lo spettatore fino all’ultimo, ricorda un’altra cosa: l’inizio e la fine sono i momenti di un filmato che restano più impressi. Di conseguenza, perché non sfruttare la conclusione del tuo video social per inserire una call to action? Un invito ad approfondire, contattare la tua azienda, visitare il tuo sito, ad esempio. Fidati, i risultati arriveranno.

6. Scegli il formato giusto

Lo abbiamo anticipato: ogni piattaforma social supporta un formato o più formati specifici per i video. Ciascun canale, infatti, ha le proprie  caratteristiche. Ad esempio:

  • Su Facebook, i video per i post del feed devono avere una dimensione minima di 600 x 315, o 600 x 600 se preferisci un formato quadrato. Il rapporto consigliato per il formato dovrà essere compreso tra 9:16 e 16:9. Il file video potrà essere al massimo di 4 MB, con una durata limite di 120 minuti (anche se abbiamo già spiegato perché, nella pratica, debba essere molto più breve!).
  • Su Instagram, nei post del feed i formati supportati per i video sono 16:9, 4:5 e 1.1. Ogni video può durare al massimo un minuto e deve avere un peso inferiore ai 4GB. Un discorso diverso vale per le stories, che hanno un formato in verticale di 9:16.
  • Su Tik Tok il formato può essere quadrato (1:1) oppure verticale (9:16). La risoluzione consigliata è di 1080 x 1920 pixel.
  • Youtube supporta diversi tipi di formato, risoluzione e dimensioni: non c’è da stupirsi, visti gli obiettivi del social video per eccellenza.

Ovviamente questa panoramica è una sintesi e non vuole affatto essere esaustiva. Per cui, rivolgiti ai professionisti del videomaking e lascia che siano loro ad occuparsene: il modo migliore per un servizio di qualità a prova di social!

7. Ottimizza il video per la SEO

Quando si parla di SEO, ossia di ottimizzazione dei contenuti per i motori di ricerca, di solito non si pensa ai video e quasi certamente non si pensa ai social. Invece SEO e social lavorano insieme anche i contenuti video sui social possono essere ottimizzati per la SEO, specie da quando sono tra i primi contenuti che Google mostra tra i risultati di ricerca.

In particolare, qui parliamo dell’ottimizzazione SEO su Youtube. Ecco alcuni accorgimenti che possiamo utilizzare: sono gli stessi che si considerano quando si fa una SEO Audit sui contenuti:

  • Individuare la parola chiave più significativa per l’argomento trattato, analizzando le ricerche degli utenti online;
  • Utilizzarla nel titolo del video, magari inserendola all’inizio, fin da subito;
  • Inserirla anche nella descrizione del video, mantenendo il testo il meno “forzato” possibile;
  • Utilizzare anche parole chiave correlate: ad esempio, se la parola chiave è “penna a sfera”, potreste utilizzare ad esempio “biro” o “penna biro” come sinonimi.

La questione dell’ottimizzazione dei video in ottica SEO è un argomento ampio, da trattare a parte: lo faremo presto in uno dei prossimi articoli del blog.

8. Prepara video efficaci anche senza audio

Lo sappiamo: musica, effetti sonori e voice over sono contenuti indispensabili per rendere un video più efficace.

Però, considera che spesso chi lo vede sui social, magari da mobile, lo visualizza in situazioni che non garantiscono una qualità di ascolto perfetta. Al bar, sui mezzi pubblici, in ufficio durante la pausa caffè o in mensa: sono tanti i contesti in cui l’ascolto può essere disturbato, o in cui chi lo guarda può decidere di disattivare l’audio.

Di conseguenza, realizza un video capace di coinvolgere lo spettatore e di fargli arrivare il messaggio che vuoi trasmettere anche senza audio. Se, riguardandolo, riuscirai a comprendere l’argomento e le informazioni veicolate, sarà la prova del nove per essere sicuro di aver fatto un buon lavoro.

Un aiuto può venire dai sottotitoli, che possono accompagnare tutto il video o solo le immagini principali: utilizzali come un filo conduttore per guidare lo spettatore e, magari, tenere alta l’attenzione dello spettatore sui momenti più importanti del video.

Potremmo andare avanti ancora, perché i suggerimenti per valorizzare a dovere un video sui social sono tantissimi. Se anche tu vuoi utilizzare al meglio i contenuti video per la tua comunicazione, contattaci: studieremo insieme a te la strategia migliore.

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