Fotografare in studio: pro e contro

Fotografare in studio: una decisione che presenta vantaggi e svantaggi, ma che è indispensabile per realizzare alcuni tipi di immagini. Le foto still life, i ritratti fotografici, le foto per il lancio di un prodotto, in fatti, spesso sono scattate in studio.

In questo articolo vedremo quali sono i pro e i contro della fotografia in studio. Inizieremo parlando delle attrezzature indispensabili, paragoneremo la scelta di fotografare in studio con la fotografia all’aria aperta e, infine, offriremo una panoramica dei vantaggi legati alle foto realizzate in studio.

Fotografare in studio: le attrezzature

Come si allestisce uno studio fotografico professionale e quali sono le attrezzature necessarie per fotografare in studio? Cominciamo dall’inizio e parliamo della scelta della stanza.

Se la stanza in cui vuoi creare il tuo studio ha delle finestre, probabilmente sarà necessario oscurarle per evitare che entri troppa luce. La luce esterna, infatti, può interferire in modo significativo con la realizzazione degli scatti.

Inoltre, se le pareti hanno un colore non uniforme o poco adatto a fare da sfondo, dovrai acquistare un fondale. A seconda del tipo di fotografia, puoi anche scegliere fondali differenti, per rendere più versatile la tua attività.

Se scegli di fotografare in studio dovrai scegliere le luci adatte:

  • Luci continue. La luce continua rimane sempre accesa e permette di valutare in tempo reale l’effetto sul soggetto che vuoi fotografare. Ѐ la scelta più indicata quando si fotografano oggetti inanimati, mentre non è altrettanto efficace per gli shooting che coinvolgono persone o oggetti mobili. Le luci continue, infatti, richiedono tempi di scatto più lunghi e maggiore apertura: di conseguenza il risultato finale può risultare sfocato
  • Luci stroboscopiche. Parliamo di flash e dintorni, un’altra attrezzature indispensabile per fotografare in studio. I principali vantaggi delle luci stroboscopiche sono la possibilità di valutare la resa di luci e ombre, grazie all’effetto di modellazione, e i la possibilità di prevedere tempi di scatto più brevi.
  • Modificatori. Si tratta di elementi per controllare l’intensità della luce e modificarne l’effetto, ad esempio rendendola più uniforme o più sfumata. I principali mofdificatori utilizzati in studio sono gli ombrelli neri riflettenti, ma esistono anche gli ombrelli bianchi traslucidi, i softbox ottagonali o parabolici e i beauty dish, che riflettono la luce verso un punto focale.

Per fotografare in studio l’allestimento base prevede di solito tre tipi di luce: luce principale, luce di riempimento e luce di sfondo. La luce principale è potente e genera luci e ombre nette. Luce di riempimento è diffusa e serve a smorzare le ombre create dalla luce principale. Infine, la luce di sfondo o posteriore è posizionata dietro al soggetto e serve a “staccarlo” dal fondale.

L’attrezzatura per fotografare in studio comprende anche supporti e treppiedi (o stativi). Giraffe allungabili, treppiedi a bracci telescopici, morsetti per agganciare le luci: a seconda delle esigenze, i supporti indispensabili variano  Sono elementi che servono a sostenere e direzionare la macchina fotografica e che permettono al fotografo di gestire posizioni e angolature particolari o difficili da raggiungere.

Fotografare in studio vs fotografare all’aria aperta

Dopo aver visto come allestire uno studio fotografico, vediamo adesso quali sono le principali differenze tra fotografare all’aria aperta e fotografare in studio.

La prima differenza è evidente: avere a che fare con la luce naturale all’aperto è molto diverso da gestire l’illuminazione dello studio. In uno studio fotografico la luce può essere controllata, mentre la luce all’aperto è influenzata dalle condizioni meteorologiche, dall’orario scelto per lo shooting, dalla variabilità dell’illuminazione nei diversi momenti della giornata.

Durante una giornata luminosa, ad esempio, per fotografare all’aperto dovrai utilizzare flash abbastanza potenti da sovrastare la luce del sole. Inoltre, anche la temperatura degli scatti deve essere gestita in maniera diversa: ad esempio utilizzando delle gelatine colorate per correggere l’effetto della luce del flash.

Un altro aspetto da considerare è l’ambientazione. Se scegli di fotografare in studio, potrai studiare e preparare la scena in ogni dettaglio, senza i condizionamenti che, ad esempio, potresti avere quando il set dello shooting è all’aperto in un luogo pubblico. Per contro, l’allestimento del set in studio di solito ha costi maggiori rispetto a un set all’aperto, a meno che non si scelga una location in esterna ma che preveda comunque un affitto.

Parlando di spazi da gestire, un altro elemento di cui tener conto sono gli eventuali permessi da richiedere quando si fotografa in un luogo pubblico. A seconda del tipo di location, potrebbe essere necessario richiedere autorizzazioni speciali agli uffici comunali incaricati o a chi gestisce gli spazi: è una situazione abbastanza comune per centri storici, giardini e ville aperte al pubblico.

Quando il soggetto da fotografare è una persona, va considerata anche la sua reazione di fronte all’obiettivo. Nel caso di modelle o modelli, l’abitudine ad essere fotografati fa parte del mestiere. Quando, invece, non hai a che fare con professionisti, spesso in studio è più facile mettere le persone a proprio agio.

Vantaggi e potenzialità

Nei paragrafi precedenti abbiamo già visto alcuni dei principali vantaggi della scelta di fotografare in studio. Li riassumiamo di seguito, aggiungendone qualcuno in più:

  • Possibilità di controllare tutti gli elementi. In uno studio fotografico devi affrontare un numero minore di variabili: cambiamenti della luce, condizioni meteorologiche imprevedibili, restrizioni all’allestimento del set. Puoi controllare lo sfondo, cambiare fondale a seconda delle esigenze, scegliere arredi di scena ad hoc. In questo modo, creare la giusta atmosfera dipende solo dalle tue scelte tecniche e di stile.
  • Vantaggi logistici: in uno studio fotografico hai a portata di mano tutto quello che ti serve. Se organizzi in anticipo e nei dettagli lo shooting, non dovrai preoccuparti di trasportare attrezzature pesanti o ingombranti. Al massimo, potrà servire qualche attrezzatura speciale, che potrai noleggiare o acquistare e utilizzare anche per lavori successivi.
  • Maggiore possibilità di sperimentare. Va da sé: quando puoi controllare più facilmente gli elementi di uno shooting hai anche più opportunità di provare soluzioni nuove o diverse. Certo, dovrai averle sperimentate nel tuo studio fotografico prima della sessione di shooting, però potrai applicarle al momento opportuno.

La scelta di fotografare in studio, inoltre è particolarmente adatta per alcuni tipi di servizio fotografico. Ad esempio:

  • Foto still life, ad esempio quando si deve fotografare un prodotto. Si tratta di fotografie utilizzate spesso in settori come l’ambito food & beverage, il design e la produzione industriale.
  • Ritratti: che siano foto ad uso professionale, ritratti di famiglia o servizi fotografici con protagonisti i bambini, fotografare in studio permette una resa migliore. In più, di solito richiede un tempo minore, elemento utilissimo soprattutto quando si tratta di fotografie di bambini.
  • Shooting di moda: fotografare in studio è l’ideale sia per dare risalto ad abiti, texture e accessori sia per cogliere l’espressività di modelli e modelle in tutti i dettagli.

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